mercoledì 31 ottobre 2012

La sindrome del viaggio low-cost

Partire è sempre bello, ma bisogna sempre passare per una tappa obbligata: preparare i bagagli. A meno che non si voglia vagabondare senza meta e lasciandosi alle spalle il proprio passato, ma di questi tempi sebbene la tentazione sia forte, è raramente praticata come opzione.
Prendi il tuo zainetto o la tua valigetta, misure al millimetro per evitare che rompano i coglioni e ti costringano ad imbarcare in stiva che oltre al fatto che devi pagare perdi pure un sacco di tempo all'aeroporto a riprenderlo e dici ma a sto punto me portavo un valigione tre metri per tre.

martedì 30 ottobre 2012

Super senza piombo

La scelta era tra Pasolini, qualcos'altro che non ricordo e gli anni Settanta. Alla fine ho puntato su questi ultimi, perché Pasolini in parte la so la storia e l'altro era troppo recente, volevo qualcosa di distante. Volevo immagini in bianco e nero. volevo qualcosa che fosse sufficientemente lontano da essere rassicurante. Così abbiamo trascorso un paio d'ore sentendoci raccontare da Carlo Lucarelli gli anni di piombo.

lunedì 22 ottobre 2012

PAESE BASCO E LIBERTÀ, di M. Laurenzano

A distanza di mesi, mi pare di averlo comprato a giugno o a luglio, ed in colpevole ritardo rispetto al viaggio in Euskal Herria, leggo finalmente questo libro sull'ETA e, più in generale, sul nazionalismo basco. L'autore cura una rubrica settimanale su Radio Onda Rossa, "Radio Euskadi", che ho sentito qualche volta.

mercoledì 17 ottobre 2012

AMERICANA, di D. Delillo

Il libro è incentrato sulla figura di David Bell, che a prima vista sembra incarnare il sogno americano nella sua realizzazione più compiuta: giovane, bello, una carriera di successo in un network televisivo, carismatico. Sembra avere tutto. Ma già dalle prime righe si intuisce un'insoddisfazione di fondo che attraversa tutto il libro.

martedì 9 ottobre 2012

TINTIN, di Hergé

Ho finalmente finito di leggere tutte le avventure di Tintin, dalla prima, molto grezza, nel paese dei Soviet, al'ultima, solo abbozzata per la morte dell'autore, sull'Alph-Art. Leggere tutte le avventure di seguito è sempre interessante, in questo modo si può vedere tutta l'evoluzione del fumetto. Il disegno, da approssimativo inizia a diventare sempre più chiaro e definito. Il povero Milou, figura chiave deve lasciar spazio, nel corso del tempo, all'incomparabile capitano Haddock, uno dei personaggi più riusciti nella storia del fumetto. L'oscar del fumetto come miglior personaggio non protagonista sarebbe suo per acclamazione. A tal proposito è avvincente scoprire il capitano a piccoli passi; dalla sua prima apparizione in sordina inizia a prendere possesso del fumetto fino a diventare indispensabile. Ci si chiede come è stato possibile legegre le prime storie senza di lui.

lunedì 8 ottobre 2012

¡Que viva Chávez!

Non vedendo mai la televisione, non avendo modo di leggere un giornale, facendo il fantacalcio a lavoro e giocando ad Angry Birds sul telefono sono veramente poco informato sul mondo, infatti per puro caso ho appreso la notizia della nuova vittoria di Hugo Chávez in Venezuela.
I dati in breve, tratti dal Manifesto:
Hugo Chávez  è stato rieletto alla presidenza con il 54,4%, pari a 7.444.082 milioni di voti. Lo ha confermato la responsabile del Consiglio nazionale elettorale, Tibisay Lucena, ricordando che lo sfidante Henrique Capriles ha avuto il 44,4% delle preferenze, equivalenti a 6.151.544 milioni di voti. [...] la partecipazione al voto è stata molto alta, superiore all'80 per cento degli aventi diritto. 

giovedì 4 ottobre 2012

Quanto sei bella Roma...

Non ci vuole molto a riconoscere un turista in giro per la città, basta vedere la testa e le gambe. Tempo fa, per andare a lavoro mi facevo a piedi dalla stazione San Pietro fino alla metro a Ottaviano, passando da Piazza San Pietro. Tempo di percorrenza medio 18 minuti, e l'unica cosa che guardavo davvero con attenzione erano le colonne per cercare in anticipo il varco aperto e perdere meno tempo facendo il percorso più breve. Solo una volta, dopo aver appreso il colossale ritardo del mio treno, mi sono fermato. Il sole stava tramontando e sono stato una decina di minuti a guardare la basilica, scattando alcune foto col cielo rosa come sfondo. Molta gente era in piazza, come ogni giorno, di tutte le nazionalità, e facevano foto e guardavano ammirati la maestà der cuppolone. E io ci sono passato davanti due volte al giorno per sei mesi e non me ne fregava un cazzo.

martedì 2 ottobre 2012

Il frullatore della gioia e del dolore

Un brutto periodo, un momentaccio.
Pochi giorni prima sembrava che stesse andando tutto bene, pensavi di aver fatto le scelte giuste. Ti credevi certo delle tue scelte, in grado di guidare il tuo destino. Non avevi paura di niente, eri convinto di potercela fare contro tutto e tutti. E poi all'improvviso tutto si sbriciola sotto ai tuoi piedi, ti rendi conto che avevi costruito le tue certezze su un castello di sabbia; ti trovi a lottare contro le avversità, contro cose più grandi di te.