lunedì 30 luglio 2012

STORIE DI ORDINARIA FOLLIA, di C. Bukowski

Ormai ho bisogno di Bukowski a dosi regolari. Sebbene devo ammettere che i racconti concedono qualcosa ai romanzi. Per loro natura sono discontinui  e si va spesso da picchi elevati a cali insapettati. Però se vogliamo era proprio questa la cosa interessante: dopo un grande racconto, mi aspettavo chissà che cosa e invece il prossimo era una mezza cazzata. Neanche il tempo di deludermi e leggevo un racconto in cui il protagonista è convinto che la sua coperta lo vuole uccidere.

lunedì 23 luglio 2012

Lo stivale dei maiali


Un insieme di sensazioni positive, dovute all'unione di elementi quali un panino con salsiccia, peperoni, ketchup e maionese, una Peroni da 66 che bevuta abbastanza velocemente a causa del poco tempo e della sete ha comportato una serie impressionante di rutti, un'ottima compagnia e il posto a sedere hanno reso il concerto di Franco Battiato qualcosa di speciale.

mercoledì 18 luglio 2012

IL FARO, di P. Roca

La storia è ambientata durante la guerra civile spagnola; Francisco, un giovane soldato repubblicano in fuga, giunge ad un faro e stringe amicizia con Telmo, il guardiano. Questo finché non si rende conto che Telmo racconta un sacco di fregnacce. Detta un po' brutalmente, la trama è questa. Il finale, per ovvie ragioni, non lo posso dire.

martedì 17 luglio 2012

Tu quoque, Ollanta?

Quattro lagune tra le Ande, in Perù, spariranno per sempre. Verranno prosciugate per permettere la creazione di miniere d'oro. Solo due, in effetti, gli altri laghi diverranno depositi. Di sicuro molti fiumi alimentati da questi laghi spariranno anch'essi. Mi sembra ieri che passavo da quelle parti in crisi d'ossigeno, svenendo dopo aver visto Gesù Cristo tra le montagne ed essermi purificato grazie a un santone che ha eliminato le negatività dal mio corpo e dalla mia anima.

lunedì 16 luglio 2012

NEVEN, di J. Sacco

Parlando solo da un punto di vista tecnico, è fantastico. Disegno morbido, a tratti arrotondato; la lunghezza giusta, che non annoia ma allo stesso tempo non è troppo breve; una narrazione non lineare, con il prologo ambientato nel 2001 e poi varie storie, o meglio varie parti della storia, che saltellano tra gli anni 90 per arrivare all'ovvio epilogo ancora nel 2001.

venerdì 13 luglio 2012

TOKYO KILLERS, di J. Taniguchi

Tokyo Killers è una raccolta di racconti a fumetti. Storie, come facilmente si può dedurre dal titolo, di genere noir, anche se non sono tutte ambientate a Tokyo, ce ne sono anche a Parigi e a Caracas. 
Essendo storie brevi, manca una struttura consistente, la storia deve necessariamente rendersi esplicativa in poche vignette, e a volte abbiamo anche molti punti in sospeso; vediamo la situazione dal mezzo, senza sapere il passato, cosa ha portato a quel momento.

lunedì 9 luglio 2012

POLITICAMENTE SCORRETTO, di G. Minà

Il voto finale è la media tra il valore dei contenuti e l'esposizione. Perché in questa raccolta di articoli che Gianni Minà ha scritto per il Corriere della Sera, la Repubblica, l'Unità, il Manifesto e Latinoamerica i contenuti sono importanti, ma molto ripetitivi. Per dirla in maniera un po' brutale, Gianni Minà tre volte su quattro parla di Cuba e tira fuori a turno le stesse storie, ad esempio sul caso Baraldini, sui Reporters Sans Frontières, sui provvedimenti di Bush dopo l'attentato dell'11 Settembre, su Guantanamo.

mercoledì 4 luglio 2012

Farewell, Old Firm

Sembra assurdo che uno dei club più titolati del mondo, fondato nel 1872, che sulla maglietta ne potrebbe mettere cinque di stelle, sparisca nel nulla. Eppure è proprio così; salvo clamorose novità i Rangers non faranno più parte della Scottish Premier League.
Un buco economico, debiti di oltre cento milioni di euro che oltre a costare dieci punti di penalizzazione nello scorso campionato per l'entrata in amministrazione controllata li ha portati al fallimento. I giocatori sono fuggiti quasi tutti, per ora ne sono rimasti tredici. Sono usciti i calendari del campionato scozzese. al posto dei Rangers c'è "club 12". Perché in effetti si decide tutto oggi. Non ho capito bene i giri, pare che hanno fondato una NewCo che sarebbe immagino un'altra società che rileverebbe quella vecchia e non so bene perché potrebbe essere iscritta alla Premier League.

lunedì 2 luglio 2012

La fine del gioco

Agli spagnoli: vaffanculo, perderete prima o poi. Perderete. 
Al genio dell'economia che risponde al nome di Mario Monti, quello che crede che se mi dimezzano lo stipendio io con la metà dei soldi di prima spendo più di prima e faccio girare l'economia, nonché grande affabulatore come mostrato nell'intervista postpartita, che si presenta alla finale rappresentando degnamente il tifoso occasionale: vaffanculo. E questo vaffanculo non c'entra nulla col calcio e la nazionale. Sebbene porti sfiga quanto un gatto nero che rompe uno specchio sotto una scala.

Bastardi senza gloria: Italia-Spagna 0-4

La vita mi aveva insegnato che il mondo è ingiusto, che le cose non vanno come dovrebbero. Sapete, le solite cose, non abbiamo un futuro, c'è crisi e così via. Purtroppo, ieri sera non è andata così, è andata nel modo giusto, perché hanno vinto i più forti.
Inutile fare discorsi sul risultato. 4-0, 8-1, 0-0 e sconfitta ai rigori, in una finale esistono solo due risultati: vittoria e sconfitta. Chiedetelo alla Francia del 2006, all'Olanda del 2010, all'Italia del 1994, se sono più soddisfatti di aver perso di poco e ai supplementari o ai rigori. Ti rode di più, per un po', ma già a settembre quello che rimarrà sarà un misero secondo posto.  Misero perché siamo l'Italia, siamo quattro volte campioni del mondo e per noi esiste solo un risultato soddisfacente: la vittoria.