martedì 28 agosto 2012

Il gioco più bello del mondo

(Questo non è mio, l'ho trovato in giro per la rete. Si tratta del pezzo di apertura della guida al fantacalcio 2012 di Fantagazzetta, ad opera di Alfredo de Vuono. Solo chi gioca davvero al fantacalcio può capirlo e comprenderlo appieno.)

L'UTOPIA CALCISTICA DELL'ATHLETIC BILBAO, di S. Bertelegni

Un libro che non può non essere definito una storia d'amore. L'autore lo premette e mantiene la promessa: è un libro scritto da tifoso, spesso l'imparzialità va a farsi fottere ma è giusto così. D'altra parte un libro come questo lo può leggere solo chi è innamorato dell'Athletic, come l'autore e di certo approverà l'entusiasmo.
Un'emozionante ripercorrere della ultracentenaria storia dell'Athletic, i giocatori, il leggendario stadio, lo scudetto e gli inni, una storia indissolubilmente legata a quella della Biscaglia e di Euskal Herria.

lunedì 27 agosto 2012

IL LIBRO SACRO DEL PRODIGIOSO SPAGHETTO VOLANTE, di B. Henderson

Lasciatevi toccare dalle Sue appendici pappardellose. Questo è un libro che cambierà la vita di chi lo legge.
Si tratta infatti del testo sacro del pastafarianesimo, una religione secondo la quale il mondo è stato creato da un mostro di spaghetti volante. I pirati sono il popolo eletto, infatti nel libro c'è un grafico che mostra una indiscutibile relazione di proporzionalità inversa tra il numero di pirati nel mondo e l'aumento della temperatura; segno questo che il mostro di spaghetti volante punisce l'accanimento contro il suo popolo eletto. Ah, dimenticavo. Il paradiso è costituito da un enorme vulcano che erutta birra e ovunque ci sono spogliarellisti o spogliarelliste, a seconda dei gusti. L'inferno è uguale, ma la birra del vulcano è stantia e gli spogliarellisti hanno malattie veneree.

domenica 26 agosto 2012

L'atteso triplete nel Botxo

Le vie del Casco Viejo piene di bar e di gente e il lungofiume attorno al ponte dell'Arenal, pieno di chioschi, bancarelle e tendoni, dove potevi farti un primo, secondo, dolce, acqua, pane  e vino seduto in un ristorante a 10€ oppure un Katxi di Gagardo o Kalimotxo a 4€. Il negozio del tè che era chiuso, come la maggior parte dei negozi di Bilbao. L'altro negozio, che invece era aperto e da cui ho portato a casa un paio d'etti ri roba buona. I txurros comprati alla Churreria, anche se senza cioccolato. I negozietti dei cinesi che erano una garanzia, se ti serviva una bottiglietta d'acqua, una lattina di San Miguel, delle cartine, erano sempre aperti e ovunque. I fuochi d'artificio alle 22.45 che nonostante tutto almeno una volta sono riuscito a vedere.

mercoledì 22 agosto 2012

Fuga per la Vitoria

Vitoria è la grande dimenticata.
Non ha niente di meno delle altre città basche: il casco antiguo, la morte sociale durante il giorno e la fiesta de la Virgen Blanca ad agosto, che inaugura la serie delle Aste Nagusia.
Il Deportivo Alavés, con le sue sole undici partecipazioni alla Liga, non è al livello di Athletic e Real Sociedad, ma questo non giustifica la mancanza di attenzioni riservata alla capitale del Pais Vasco, inteso come regione amministrativa spagnola.

lunedì 20 agosto 2012

La leggenda del toro fantasma

Pamplona la domenica non esiste. Priva di abitanti, la morsa del caldo che si affievolisce appena. E non è che il lunedì la situazione migliori più di tanto. Vicino al Casco Antiguo c'è una zona fortificata, chiamata la Ciudadela, che la guida definisce "sobria": ecco, Pamplona è una città sobria. Una città come piace a me, senza troppe cose da vedere, da vedere senza fretta tanto due giorni bastano e avanzano.

sabato 18 agosto 2012

Una vita per partire, un giorno per tornare

Un inizio traumatico, aereo da Berlino alle 21.40, il tempo di fare le rifiniture allo zaino già preparato e un paio d'ore di sonno: alle cinque di nuovo in aeroporto, destinazione Euskal Herria, prima meta Donostia.
Le città di mare mi sono sempre piaciute; poi qui non c'è un mare qualunque, c'è l'Oceano Atlantico e si vede: onde alte due metri, una corrente tremenda. Fare il bagno è meglio di un parco giochi.

mercoledì 15 agosto 2012

Hauptstadt der D.D.R.

Berlino non è brutta, ma non diresti che è bella. La porta di Brandemburgo, il Reichstag, ma in generale non è una città che colpisce, che passeresti tutto il giorno a guardare. Non ti riesce a dare le emozioni che si hanno passeggiando per Venezia o per Roma, o mentre con una birra in mano si ascolta musica per Temple Bar.

giovedì 9 agosto 2012

Dov'eri il 10 Febbraio 2008?

In fondo anch'io ho assistito a qualcosa di unico, nonostante questa triste epoca, che si trascina stancamente nel nuovo millennio, sembra non poter offrire niente di indimenticabile.
Nell'ultimo secolo ci sono state due guerre, la bomba atomica, il muro di Berlino, Woodstock, Marilyn, i Beatles, Maradona, Freddie Mercury, gli shuttle e la conquista della Luna. Tante cose tutte insieme, che sembra che ormai non ci sia niente di speciale al giorno d'oggi.

mercoledì 8 agosto 2012

NON SO CHE VISO AVESSE, di F. Guccini

Quasi un'autobiografia, recita il sottotitolo del libro ed è decisamente azzeccato. La prima parte è effettivamente la vita di Francesco, raccontata da sé medesimo, badando più ai ricordi e alle impressioni che non alla stringente cronologia. Aver letto Croniche Epafaniche e Vacca d'un cane, nei quali Francesco racconta con grande dettaglio l'infanzia a Pavana e poi l'adolescenza a Modena si è rivelato un prezioso aiuto per integrare questo libro.

sabato 4 agosto 2012

Risvegli

Non supererò mai il trauma del risveglio la mattina presto. Come per le lenti a contatto, che metto talvolta nonostante non sia entusiasta di infilarmi un dito nell'occhio. La prima ora appena sveglio la passo... neanche saprei dirlo bene, è come se non fossi realmente sveglio. Quando apro gli occhi la mattina di solito mi trovo in strada.

giovedì 2 agosto 2012

Sul fondo del bicchiere

Primo e ultimo romanzo, che a volerlo descrivere con parole più esatte è un racconto lungo con innumerevoli digressioni. Non sono portato per le lunghe distanze, troppa poca costanza. Quindi i vagabondaggi irlandesi del protagonista del libro non avranno seguito, ma immagino che nessuno si strapperà i capelli per questo.

mercoledì 1 agosto 2012

CASTRO, di R. Kleist

Ero molto dubbioso prima di inizare a leggere questa biografia di Fidel Castro a fumetti. Quando si tratta di personaggi molto controversi c'è il rischio di sfociare o nell'adulazione o acritica o nella critica immotivata.
Questo fumettista tedesco, che per disegnare questa biografia si è trasferito all'Avana per un mese per poter meglio comprendere la realtà cubana, è riuscito invece a tracciare un ritratto fedele del Lider Maximo. La storia è raccontata attraverso gli occhi di un giornalista tedesco che, trovatosi a Cuba per lavoro nel mezzo della Revolucion, decide di rimanere sull'isola e sposarne gli ideali. Vediamo scorrere decenni di storia, dai sogni giovanili di Fidel alla situazione odierna, un'isola stremata da anni di embargo. La Cuba di oggi non è il paradiso, non è ciò che volevano Fidel e i suoi compagni, anche se certo non è paragonabile a molti altri paesi del terzo mondo.