La filosofia dei presocratici è incentrata sulla ricerca dell’archè, il principio base del fantacalcio. Per
Talete questo principio è il gol e i risultati delle prime partite di
fantacalcio corrispondevano al numero dei gol messi a segno dai
giocatori delle stesse. Anassimandro, invece, identifica l’archè
con il voto del giornalista, mentre Anassimene comprende che né i gol né
i voti sono identificativi del risultato di una squadra e considera
come principio base le fasce di punteggio.
So long, amigo. I won’t say goodbye. I said it to you when it meant something. I said it when it sad, and lonely, and final.
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mercoledì 28 agosto 2013
Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito fantacalcio.
Trovata su internet; fonte incerta, ma significato profondissimo.
mercoledì 21 agosto 2013
E poi all'improvviso
Passano per radio una canzone che mi ricorda qualcosa, ma niente, non mi viene niente. Poi gente più informata mi dice che è una canzone di Ambra, ai tempi di Non è la Rai. Non è la Rai! Secoli, millenni fa. Tra l'altro non l'ho mai visto, un caso raro tra quelli della mia età. O forse dovrei dire generazione, è più elegante.
Anni 90, che non erano gli anni d'oro del Grande Real ma è comunque un sacco di tempo fa, ormai. Sempre la gente più informata di me mi fa notare anche che è con queste canzoni che è cominciato il declino.
venerdì 2 agosto 2013
MASCHERE, di L. Padura Fuentes
Insomma, mi stavano per fregare. Pubblicizzato da più parti come il primo romanzo della serie di Mario Conde, inizio a trovare molti riferimenti a quanto accaduto nel libro che ho letto precedentemente, Venti di Quaresima. O l'autore ha scritto tutto a caso e poi ha fatto un altro romanzo ambientandolo prima di quello andando a ripescare collegamenti, o qualcuno mi sta prendendo per il culo. Rapido controllo su Wikipedia e a quanto pare Maschere è uscito tre anni dopo. Andate a cagare.
giovedì 1 agosto 2013
IN MONGOLIA IN RETROMARCIA, di M. Zamboni
I libri che parlano di viaggio, per essere interessanti, devono essere il giusto mix tra il fascino della meta e l'evocazione di chi racconta. Perché capirete che un diario di viaggio a Scanzorosciate, con tutta la buona volontà, sarebbe una palla terrificante. Ma d'altra parte non basta andare a Ulan Bator e nel deserto del Gobi. Bisogna saperlo raccontare, e Zamboni ci riesce benissimo.
FANTOMAS CONTRO I VAMPIRI MULTINAZIONALI, di J. Cortázar
Niente, praticamente tipo negli anni settanta hanno fatto un tribunale internazionale di qualcosa e hanno sentenziato che un sacco di gente che comandava in un sacco di paesi commettevano crimini contro l'umanità e piccolezze di questo genere. Cortázar, che ha partecipato al suddetto tribunale, si è posto la domanda giusta: sì, ma che cazzo avemo risolto? E soprattutto, tutte ste belle cose, che fine faranno? Se la cantamo e se la sonamo?
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