venerdì 17 gennaio 2014

CODICE LIBERO, di S. Williams

Quanti di voi hanno come sistema operativo Linux? Non molti. E ancor meno sapranno che definire Linux ad esempio il mio Ubuntu 13.10 Saucy Salamander è sbagliato, la definizione corretta è GNU/Linux. Linux è solo il kernel del sistema operativo, ma c'è molto altro. In questo libro si racconta di questo e non solo. Trattasi infatti della biografia di Richard Stallman. Doverosa precisazione, inutile solo per i nerd più consumati: è uno dei principali esponenti del movimento del Software Libero, fondatore della Free Software foundation e autore della GNU General Public License, meglio nota come GPL.

mercoledì 15 gennaio 2014

PER UNA CIPOLLA DI TROPEA, di A. Defilippi

Ancora racconti, ma questo offre la casa. Gratis, intendo. Poi è un giallo, genere che mi è sempre piaciuto. Il primo libro di spessore che ho letto è stato Il segno dei quattro, di Conan Doyle, comprato alla Conad di Ladispoli tanti e tanti anni fa. E in alto, nella mia libreria, tre file di libri, perlopiù Newton a 1500 lire, tutti con la costina gialla, dominano la stanza. Gialli italiani, però, ne ho pochi. Probabilmente nessuno.

domenica 12 gennaio 2014

UN MALEDETTO GUAIO, KOWALSKI, di A. Chiconi

Parliamoci chiaro: se non fosse stato in vendita gratis non lo avrei mai comprato. Però era in vendita gratis, e poi Kowalski è un nome che mi è sempre piaciuto, a partire dal mitico caporalmaggiore Kowalski della trilogia 08/15 di Hans Hellmut Kirst. Se non dai una chanche ai libri gratuiti, a chi dovresti? Sebbene va detto che il libro è sì gratis, ma per leggerlo impiego del tempo. E vale la pena sprecare tempo prezioso, utilizzabile per altri nobili scopi, per un libro potenzialmente di merda?

giovedì 9 gennaio 2014

Epic Fail, Epic Win

Ho ripreso in mano un Topolino dopo mesi. Una sensazione strana, una volta li leggevo e rileggevo mentre quest'ultima volta non mi ha entusiasmato più di tanto. Sto crescendo? L'età aumenta, non si discute, ma i sei campionati, la Champions League, le sei Coppe di Lega, le cinque FA Cup, la Coppa Uefa e probabilmente qualche altra cosa ancora vinti a Championship Manager 01/02 alla guida del Colwyn Bay, portato dalla Northern Conference al trono d'Inghilterra e del mondo nel giro di vent'anni probabilmente potrebbero far sorgere dubbi in alcuni. La qualità delle storie è in calo? Probabilmente sì, ma il discorso è più ampio. Il vero problema è che tutte le storie di Topolino sono basate su due grossi e vincolanti presupposti: sono collocate in una dimensione atemporale, in cui passato e futuro risultano molto vaghi; e si tende a caratterizzare in maniera semplicistica i personaggi. E vado a decifrare per i più e in parte a me stesso cosa voglio dire.

martedì 7 gennaio 2014

TOLD AFTER SUPPER, di J.K. Jerome

Saranno decenni che cercavo questo libro. L'avevo preso in biblioteca e poi non l'ho più ritrovato. E poi, spulciando tra i classici gratuiti in inglese sul Kindle store, l'ho ritrovato. La lettura è andata un po' a rilento, ma grazie al dizionario integrato non è stato difficile. La lingua è abbastanza semplice, più che altro ho trovato spesso termini poco usati nell'inglese moderno, ma è pur sempre un racconto del 1891. Si tratta di una serie di storielle di fantasmi, raccontate durante la notte della vigilia di Natale. Letto con tempismo perfetto, dovete ammetterlo.

domenica 5 gennaio 2014

LA TEMPESTA, di W. Shakespeare

Sì, lo so, parliamo di Shakespeare, un classico, ma che ci devo fare, non mi è piaciuto. E non credo che la traduzione, fatta con un ampolloso, o meglio palloso italiano e risalente al 1911 abbia influito più di tanto. Di Shakespeare ho letto anche Macbeth e Amleto, oltre ad aver visto Romeo e Giulietta e il sogno di una notte di mezza estate. E difatti quest'ultimo, che a parer mio è simile alla tempesta, non mi ha mai fatto impazzire, sebbene per vari motivi l'ho visto rappresentato a teatro più volte.

venerdì 3 gennaio 2014

E MORÌ CON UN FELAFEL IN MANO, di J. Birmingham

Dopo aver visto il film, un ottimo film, ho scoperto che era tratto da un libro, anzi che il film era solo una parte del libro, solo tre dei non so quanti appartamenti in cui il protagonista abita. Così ho comprato il libro. In realtà non è stato proprio così lineare, il film l'ho visto almeno cinque anni fa. Un libro dai risvolti contrastanti. Come inizio ci ho messo del mio. Su Wikipedia diceva che il film si soffermava sulle abitazioni numero 47,48,49 e così mi aspettavo un volume grosso quanto il capitale di Karl Marx. Invece, libretto di duecento pagine scarse. L'ho sempre detto che l'aspettativa ti fotte.

giovedì 2 gennaio 2014

FABRIZIO DE ANDRÉ. AMICO FRAGILE, di C.G. Romana

Vai a Genova, vai a Via del Campo, vai nel museo dedicato ai cantautori genovesi, con qualcosa in mano devi tornare. Come nel rugby: quando sei nella metà campo avversaria, devi tornare con qualche punto in saccoccia, altrimenti hai perso tempo. Sulla discografia ci volevo lavorare con calma, sfruttando Natale e compleanno, così ho preso una biografia, visto che di De André non ne so poi molto. Prima di leggere questo libro, pensando a De André escludendo le sue canzoni, mi veniva in mente solo una vignetta di Andrea Pazienza, con Pertini che diceva: Sono addolorato per De Andrè, quel bravo canzonettista. Di lui mi piacevano in particolare “Re Carlo torna dalla Battaglia di Poitiers”, la famosa “Marinella” e “Stasera mi butto". Mi butto con te.